COSA SI NASCONDE DIETRO IL RESTYLING DI UN LOGO?
COSA SI NASCONDE DIETRO IL RESTYLING DI UN LOGO?
DATA DI PUBBLICAZIONE: 21-11-2019RUOLO: Chief Marketing Communication
THAT AVIATION ITALIA: RESTYLING DEL LOGO PER RACCONTARE LA STORIA DELL' AZIENDA
- Case History
That Aviation Italia - Project
Restyling logo - Author
Christian Baratti
Obiettivo:
Come nasce il concept di un Logo? Che cosa deve comunicare?
L'ideazione di un logotipo non è cosa semplice e richiede un lungo lavoro. L'obiettivo di ogni logo è quello di comunicare il valore dell'Azienda, la storia del marchio e diventa, di fatto, l'immagine dell'Azienda stessa.
Il nostro Cliente, That Aviation Italia, ci ha chiesto di effettuare il restyling del logo che ha accompagnato l'Attività fin dagli esordi: il Triplano del Barone Rosso.
L'obiettivo era quello di esprimere la crescita e l'evoluzione della società in un mercato che è in continua evoluzione, mantenendo un richiamo alla sua identità iniziale: il Barone Rosso, appunto.
Ecco come siamo arrivati al nuovo logo!
Indice:
- Quale filosofia è racchiusa nel nuovo logo?
- Come nasce la scelta della gamma cromatica
- La scelta del lettering
- Come è stato creato l'ideogramma
- Quanto è importante il logo per il Brand?
Forse una novità nel settore "air charter broker" ma da oggi That Aviation Italia ha un nuovo logo.
Via il vecchio triplano vintage del Barone Rosso per dare spazio a un’iconografica più adatta con un disegno che dovrebbe essere una versione stilizzata del vecchio layout.
Come siamo arrivati al nuovo logotipo? Scopritelo in questa intervista a Christian Baratti, ideatore del nuovo logo di That Aviation Italia!
Domanda Intervistatore:
Christian Baratti, CEO di GBC Srl – Global Brand Communication, nonché responsabile del restyling del logo di That Aviation Italia. Come nasce un logotipo e come hai ideato la nuova immagine? Quale filosofia è racchiusa nel nuovo logo?
Risposta:
Ciao Daniela, è un piacere rivederti e rispondere, come sempre, alle domande relative ai progetti da me seguiti.
Vorrei iniziare questa intervista rispondendoti con una frase di Paul Rand, uno dei più influenti graphic designer di tutti i tempi. Paul sosteneva che il design “è uno dei campi più complicati in cui eccellere” e ti assicuro che, soprattutto in questo caso, nel restyling richiesto per il Brand That Aviation Italia, nulla è più veritiero.
L’ideazione di un logotipo rappresenta un processo creativo che possiamo racchiudere nelle tre “P”: passione, perseveranza e professionalità.
Naturalmente la passione è ciò che alimenta l’estro creativo e il motivo per cui ogni giorno, ogni anno, mi alzo e sorrido quando entro in ufficio, circondato da persone genuine e sempre positive. In altre parole, si riscontra quando si ama ciò che si fa - penso davvero che Il segreto della felicità nasca dalla passione per quello che facciamo!
Non meno importante è la perseveranza che, se devo essere onesto, in questo particolare caso mi ha messo alla prova.
La perseveranza, dal mio punto di vista, ti permette di superare ogni tipo di ostacolo. Sai, non tutte le ciambelle escono col buco e, allo stesso tempo, non tutti i progetti permettono di arrivare nel breve periodo al risultato voluto. Per questo motivo bisogna perseverare nella ricerca della soluzione più adatta al Brand.
È necessario analizzare e pensare con gli occhi del cliente, rielaborando le reali aspettative del Brand fino alla fase finale del processo creativo: bisogna leggere le richieste attraverso gli occhi del cliente.
Ma la caratteristica, a mio avviso, più importante è sicuramente rappresentata dall’ultima “P” ovvero la professionalità, ovvero il modo in cui si comunica, il modo nel quale si tratta il cliente e si reagisce alle critiche.
Nel bene o nel male, il design si basa sulle relazioni, sull’intuizione e sulla creatività che devono essere innati nel processo di creazione del designer.
Sai Daniela, molti clienti si dimenticano di un fattore fondamentale nel processo di realizzazione di un logo: puoi sapere usare tutti i programmi del mondo, ma alla base di tutto, c’è l’immaginazione che è una dote innata, non puoi impararla!
E’ buona cosa, quindi, riflettere sempre sulle scelte, sul proprio “design” e non dare per scontato nulla, è importante essere consapevoli e sinceri con se stessi fino ad arrivare al processo creativo richiesto dalla committenza e solo quando si raggiunge un risultato rispondente alla richiesta e all’essenza del marchio, allora lì è necessario far valere le proprie idee e spiegare cosa ha portato alla realizzazione del nuovo logotipo.
Ma tornando alla domanda: “come hai ideato la nuova immagine del logo THAT! e quale filosofia è racchiusa dietro”, posso risponderti nel seguente modo: Il logo deve racchiudere l’essenza di un’azienda, deve essere comunicativo in modo rapido e semplice. Facile vero?
Deve esprimere emozione e raccontare il prodotto/servizio che l’azienda vende, trasmettendo a chi lo vede per la prima volta i valori che il Brand stesso rappresenta. Ed è proprio su questi valori che ho effettuato il restyling del marchio THAT!
Domanda Intervistatore:
Come sei arrivato alla scelta dei colori?
Risposta:
Il logo THAT! Comunica, a mio avviso, su differenti livelli: come punto di partenza, è stata determinante la selezione della gamma cromatica aggiornata per il logo. Cromie e tonalità in grado di rispecchiare l’azienda e rivisitate sulle vecchie tonalità che il marchio utilizzava. Tonalità in grado di rispecchiare l’identità e i valori del Brand e tramettere, quindi, le sensazioni visive delle tonalità azzurro/blu:
- Rilassamento;
- Serenità;
- Mare e cielo;
- Freddo e ghiaccio.
Sai Daniela, la scelta della gamma cromatica non è solo una scelta stilistica ma anche tecnica. E’ necessario studiare il colore in modo che sia riproducibile e riconoscibile su ogni applicativo. Prada, Gucci o Ferrari, non sarebbero arrivati a identificare il loro pantone/colore se non avessero perseverato nella scelta di un colore riproducibile su ogni formato, non credi?
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Domanda Intervistatore:
Scusa se ti interrompo Christian ma, a questo punto, la domanda mi sorge spontanea: perché il blu?
Risposta:
Beh, perché THAT! vola e ti fa volare, perché il cielo sopra di noi è azzurro e spesso quando voliamo sotto di noi c’è il mare blu; perché quando voli con THAT! sei rilassato e perché solo quando voli con THAT! hai la sensazione di serenità che hai scelto il broker ideale per la trasferta in aereo… no?
Domanda Intervistatore:
Assolutamente, mi hai convinta! Qual è stato il passo successivo, dopo la scelta della gamma cromatica?
Risposta:
Successivamente, è stato importante identificare il corretto layout del logo in modo da offrire all’utente una corretta lettura del marchio: la mente è particolarmente attenta e reattiva di fronte ad ogni tipologia di immagine, quindi è stato primario definire i metodi ti utilizzo del logo nel tempo e nei vari applicativi per percepire il contenuto visivo e il messaggio finale del marchio.
Domanda Intervistatore:
So che il lettering creato su misura per THAT! Un lettering "cucito" sulle esigenze del cliente, di THAT!
Risposta:
Esattamente, Daniela: la forma, la composizione, le correlazioni spaziali, la posizione e persino gli aspetti di grazie del font sono stati completamente ridisegnati e strutturati ricreando la pinna di un aereo.
E’ stato davvero complicato trovare un’idea efficace in grado di ricostruire il logo di THAT!
Non volevo riprodurre i classici font che spesso si intravvedono in base alle tendenze dei graphic designer, avevo e volevo offrire a THAT! una soluzione su misura in grado di creare un concept forte e duraturo nel tempo.
Sai Daniela, per produrre un logo è necessario percorrere molteplici variazioni di ogni singola lettera fino alla propria realizzazione e, in questo caso, è stata effettuata una progettazione per ogni parte del logo, in particolare, proprio per la scritta THAT che ora ti spiegherò:
La doppia T: L’idea principale era di identificare le due T come le ali di un aereo viste dal fronte. Pertanto, è stato necessario crearle nel lettering con associate la forma e le proporzioni che l’aereo del “Barone Rosso” ha se visto frontalmente.
Il lettering della T non poteva essere lineare. Quindi, sono state alterate le grazie dell’asta verticale rendendola curva e, semioticamente parlando, più in linea con le esigenze stilistiche che volevo offrire per il risultato finale con il capovolgimento dal lato destro della lettera T;
La lettera H: Raffigura il collegamento tra cliente e committente, come una stretta di mano tra due CEO o tra il Direttore Marketing e un Account di That Aviation Italia;
La lettera A: Raffigura la pista di atterraggio vista dalla cabina di pilotaggio dal pilota. La semplice rappresentazione visiva di ciò che vede il pilota, l’arrivo e la partenza di ogni viaggio, semioticamente rappresenta la pista di atterraggio e di decollo di un aereo in prospettiva nella fase di atterraggio.
Tutto il resto poi è stato molto semplice: ho banalmente strutturato la restante parte del lettering seguendo le linee guida precedentemente impostate per la scritta THAT. Ho aggiornato le grazie, allineato l’altezza, le spaziature e le code del lettering fino a creare il connubio perfetto per la consegna del logo in tutte le sue forme e per ogni modalità di utilizzo.
Domanda Intervistatore:
E per quanto riguarda l’ideogramma?
Risposta:
Giusto, dimenticavo l’ideogramma!
Bena Daniela, in realtà, per quanto possa sembrare semplice, la realizzazione e la scelta che mi ha portato alla struttura di un ideogramma di questo tipo sono varie e contorte.
Volevo creare un contenitore in grado di “proteggere” il Brand nell’eventualità di possibili accostamenti ad altri marchi e/o gruppi di collaborazione. Ma, allo stesso tempo, avevo la necessità di non racchiudere l’areo/icona all’interno di un recinto. Non è mica un uccello!
Pertanto, l’idea iniziale è stata quella di rappresentare il triplano all’interno dell’ala stilizzata di un aereo.
La tonalità blu è stata scelta perché mi sono immaginato la vista dall’alto di un pilota verso un aereo che vola più basso. Immagina di essere su un aereo che vola alto nel cielo e, all’improvviso vedi un triplano volare sotto di te. Ok, Immagina di essere il pilota che vola sopra il triplano… Adesso, immagina la scia bianca del triplano mentre vira verso un nuovo viaggio… Ah ecco, vedo il tuo sorriso! Quindi anche tu sei entrata in questa visione…
Infine, l’aereo sta volando oltre e sta arrivando a destinazione.
Questa destinazione è rappresentata dall’ala sinistra che cambia colore: immaginiamo l’aereo che passa dal mare alla terra e si sta avvicinando alla pista…
Forse Daniela, è complicato da percepire… ma il bello di uno storytelling rivolto al restyling di un logo non è la storia che ha portato alla realizzazione del logo stesso?
Domanda Intervistatore:
Ma Perché il logo è così importante per un’azienda?
Risposta:
Bella domanda Daniela! Ma prima di risponderti preferisco farti una domanda parallela: Perché al mattino ti specchi? Perché ti lavi il viso, ti pettini, ti vesti ed effettui tutti i giorni gli stessi gesti prima di uscire e andare al lavoro? Lo facciamo per presentarci al meglio, giusto? Ci piace uscire al mattino, tra la gente sentendoci belli e unici, non è così?
Quindi, perché è così importante avere un logo per un’azienda?
E’ importante perché viviamo in una società dove bisogna essere belli e bisogna apparire originali, inconfondibili.
Lo sai che ben l’80% delle aziende Italiane non ha una identità digitale e non ha un logo in grado di identificarla?
Sai quante aziende in Italia hanno ancora il proprio logotipo strutturato da una semplice scritta nera su sfondo bianco con un font generico, magari ARIAL? Daniela, sono davvero tante, lo sapevi?
Quindi, in risposta alla tua domanda posso solo dirti che è importantissimo.
E’ importante perché oggi bisogna essere incomparabili: la propria immagine deve essere esclusiva e rappresentare con i colori e con il proprio ideogramma la propria identità/prodotto/servizio offerti alla società.
Non avere il logo equivale a non avere un volto. Le aziende Italiane non hanno ancora capito quanto sia importante avere un carattere distintivo che le rappresenti e le identifichi.
Lo sapevi che siamo quartultimi tra i paesi Europei nelle competenze digitali?
Forse il dato più rilevante riguarda le PMI che mantengono nel tempo un ideogramma obsoleto pensando che nel rinnovarlo, i propri clienti, non siano in grado di riconoscerli.
Forse, queste aziende, dovrebbero fare un passo indietro e pensare a come distinguersi, non solo nei servizi offerti, ma anche nella propria immagine.
Oggi, è importante costruire e avere un’adeguata reputazione digitale ma senza un logo/ideogramma innovativo, diventa difficile iniziare questo processo.
Io penso - e dico sempre alle aziende - che nel mercato digitale esistono davvero tante opportunità perse. Il logo rappresenta il primo step per differenziarsi e dare l’idea di essere un’azienda moderna e dinamica, esattamente come lo sono i servizi e le persone che ne fanno parte.
I clienti cambiano e mutano nel tempo. Questo cambio generazionale rappresenta l’opportunità, per le PMI, di cambiare ed effettuare un restyling della propria immagine al fine di essere - esattamente come lo facciamo noi tutti i giorni - belli e unici in mezzo alle altre aziende.
Domanda Intervistatore:
Ok, capito. Di sicuro, d’ora in avanti, guarderò i loghi di Marchi e Brand con occhi diversi e temo che dopo la tua spiegazione esaustiva, non potrò fare a meno di essere critica al riguardo… Un’ultima domanda, Christian: GBC Srl è un’Agenzia di Comunicazione. Quali altri servizi offre?
Risposta:
Sai Daniela, in Global Brand Communication, non sono i servizi a fare la differenza ma le persone che realizzano i progetti per nostri clienti. In Global Brand Communication è il gruppo che fa la differenza.
Oggi viviamo in un ecosistema digitale fatto di squali, marketers agguerriti tra le strade del web…
E’ un po’ come il Far West: tutti a sparare l’ultima novità, tutti a trovare funnel innovativi al fine di distruggere i competitors, tutti a fare masterclass per “trovare nuovi clienti con i quali lavorare”.
Nel mio piccolo, penso che le aziende necessitino di professionisti in grado di ascoltare, professionisti umili e consapevoli del fatto che è importante cercare la soluzione giusta per ogni singolo cliente; professionisti che sanno capire quando il cliente fa uno sforzo economico per arrivare a nuovi obiettivi. Perché non tutti sono la Ferrari e non tutti possono permettersi di investire cifre a quattro zeri nel mercato del digitale.
Non penso sia importante dirti quanti servizi possiamo fare per le PMI, ma penso sia opportuno dirti quanto ascoltiamo e osserviamo le aziende al fine di studiare il loro mercato, i loro prodotti per proporre soluzioni di marketing mix su misura al fine di aumentare i loro fatturati.
E’ importante saper comunicare al pubblico (prospect) corretto, nel modo giusto e nei tempi giusti.
E’ importante dire che il nostro team è rappresentato da persone in continuo aggiornamento, ben oltre 15 certificazioni, da Google Ads, SemRush e Amazon fino alle Piattaforme necessarie per la gestione e realizzazione di piani di marketing funzionali e, soprattutto, sostenibili.
Ecco perché penso sia importante spiegarti chi siamo prima di elencare i servizi che possiamo offrire. E’ importante instaurare il rapporto corretto con il cliente e fargli capire il vantaggio del lavorare in team.
Solo successivamente possiamo spiegare cosa possiamo offrire. I servizi offerti sono solo l’elenco dei tasselli che formeranno la strategia per il cliente.
Imprenditore digitale, consulente e formatore specializzato in strategie di marketing per Brand Internazionali e PMI. Specialista certificato per campagne Google AdW: Display, Shopping, Search & SemRush SEO Tool Kit. L'esperienza maturata nella gestione di campagne con budget a cliente del valore di oltre mezzo milione e le competenze acquisite nel corso degli anni, hanno reso la mia figura il partner ideale nelle azioni di business & marketing sia su territorio nazionale che internazionale. Digital Marketer per vocazione: mi piace aiutare le aziende a migliorare le performance delle loro campagne online, tecnicamente e strategicamente. Da qui, l'acquisizione di competenze aggiuntive a completamento della mia formazione.